lunedì 6 maggio 2013

'La breve storia senza infamia né lode dei miei nonni – In toscano”.





Il mi nonno è Toscano nostrano,anzi, born and bred come direbbero in america. Ma il mi nonno l'inglese un lo sa, apparte quel poco che gl'ha insegnato la mi nonna, 'ua' 'zu' 'zri', che con tutto il rispetto se non altro sa contare fino a 3. 

La mi nonna appunto è 65 anni che sta in Toscana, lei è d'un paesino sperso sul confine tra le marche e l'emilia romagna; così in culo a' monti che in tutti i documenti che c'ha risulta sia nata in una provincia diversa. Fin'a che a Arezzo un gli fecero un foglio dove dicevano che effettivamente in
 tutt'e tre le parti si trattava della stessa persona.

I mi nonni sono come i nonni de tutti, ma sono i più specialissimi...perché so' i mia.
La mi nonna è un'ex-maestra fresca del metodo montessori nonché donna inevitabilmente religiosa e altrettanto monarchica. Combatte ogni giorno contro un insormontabile shock culturale col quale, nonostante la sua lunga permanenza in territorio toscano, un è riuscita ad integrarsi: i moccoli, più comunemente chiamate bestemmie, in particolare quelli del mi nonno.

Lui è'n brotolone, ha 84 anni, ha tutti i denti e questa storia della tecnologia un gli è andata proprio giù. Lui dice che il mondo un è più quello d'una volta e che al Tecnics (aka Euronics) gli aggeggi un son per nulla boni. L'ultima lampadina che c'ha comprato gli costò 5000 lire più o meno dieci anni fa e ci tornò quando al telegiornale dissero che 'gnava cambiare tutte le lampadine e mettere quelle a basso consumo.

Litigano tutti i giorni da na vita, la mi nonna non riesce a capire perché tutti i su figlioli compresa la su nipote parlino sbiascicando. Soprattutto la su nipote che s'è laureata e ancora un pronuncia borsa ma 'borza', né dieci, ma 'dièsci' – come dice lei in un forzato e improbabile accento toscano. Dice pure che ogni tanto potrei iniziare a usare la prima persona plurale invece che mettere 'si' ovunque, però a quello già ci s'è fatta più il callo. Tranquilli finalmente 3 anni fa è arrivato il mi cugino piccino, che vive a Bologna e sembra si sia messo di buzza bòna a dire tutte le C.

Ma torniamo al mi nonno che smoccola e la mi nonna che gli va dietro facendo il rosario e un giorno gli disse: 
(da leggere con accento romagnolo)
'Vai vai tu continua così poi tanto il giorno dei conti viene per tutti sai, anche per te vè!”
E il mi nonno che un so io se stava annaffiando le fragole o tirando fòri na scala la guardò e gli disse
'Oh Emma ma quant'è che vai in chiesa te?'
“Da più tempo di te!”
'Ecco appunto e ancora te t'unn'hai capito che i ragli de l'asini unn'arrivano al soffitto!'
E rizzando 'l culo il mi nonno tornò a trabiccolare colle su faccende e da quel giorno la mi nonna si chetò e un gli ridisse più nulla.