martedì 7 gennaio 2014

La Generazione del First Certificate



Alle soglie dei 25 anni spuntiamo noi, la generazione degli anni 90, divisa profondamente in due: quelli che sanno parlare Inglese e quelli che hanno il First.

 Ma cosa vuol dire veramente avere il FCE, comunemente chiamato il Forstt

1.    Secondo le tabelle del QCER corrisponde ad un B2, ovvero un livello intermedio superiore in cui si è in grado di intavolare una conversazione riguardante temi personali senza nessun tipo di problema. Per quanto riguarda invece altri argomenti come, politica, economia, sociologia, scienza, lavoro e quant’altro lo studente del First non si può ancora esprimere con una proprietà di linguaggio adeguata.

2.     Avere un B2 in cinese o in russo non è come avere un B2 in Inglese. La concorrenza è spietata, in Inglese oggi come oggi il FCE è il vostro punto di partenza, non la vostra meta.

3.    ‘Per quanto riguarda le abilità linguistiche, vorremmo sapere in dettaglio le Sue capacità in Inglese’
“Nessun problema, anno scorso ho dato il PET e ora devo dare il FIRST a settembre!”  Bravo ti sei appena aggiudicato un posto atempo indeterminato come controfigura del Gabibbo!
‘Dunque ragazzo, vada un po’ più nello specifico, potrebbe mantenere una conversazione telefonica con dei fornitori diciamo, scozzesi?’
“Mah, guardi, io l’Inglese capire lo capisco, ora è che a parlarlo mi blocco, quando parlano veloce pure, e l’Americano poi è difficile anche se devo dire che l’accento scozzese è quello che mi dà più problemi! Però ecco, quando parlano piano, con un accento tipo quello di Londra (‘mboccallupo) e vedo la bocca che si muove quando parla, capisco bene…. Ecco basta che non parli in slèngghQuindi non parli una ceppa d’Inglese ecco dettonduparole
‘Grazie bene dovremmo fare un intervista in Inglese per assicurarci che Lei sia il candidato adatto, martedì prossimo’
Ed è così che chiami mamma e inizi…
“no vabbé, questi so stronzi forte, gli ho detto che ho il PET e che mi sto preparando al British per il Forsst e pure mi vogliono fa’ il colloquio in Inglese… cioè veramente”

4.    Le istituzioni che certificano le vostre conoscenze di Inglese come la Cambridge, il Trinity College (che tra l’altro nun ve serve a niente), Eudcational Testing Service (quelli del TOEFL) in questi anni hanno nuotato nell’oro grazie alle bugie e al mito della Certificazione Linguistica.
Avere il Proficiency non vi rende bilingui, vi dà solo il merito di aver passato un test linguistico in chiave matematica.


5.    Quest’estate se passo il FIRST vado a Londra per un mesetto a lavorare, magari inizio in un ristorante italiano e poi se vedo che prendo un po’ di Fluency faccio il CAE.
Oddio un altro hipster che va a Londra a imparare l’Inglese e metterà un altro album su Facebook intitolato London Calling.
Che alternativo! Diglielo allo Speaking del CAE mi raccomando!

6.    L’80% delle persone mente nel proprio CV, e capisco il perché, anche solo per avere un colloquio per un tirocinio non pagato la situazione è critica. Una piccola bugia nel CV non ha mai di certo fatto male a nessuno, ma quando dici che sai l’Inglese l’unica persona a cui menti è a te stesso. Soprattutto quando per fare il fico su instagram scrivi ‘Have fan!’ e  ‘Coming to home, WTF!!”.

6. Ah, BTW, scrivere  WTF, FYI, OMG non vuol dire che sai l’Inglese. E nemmeno guardare i film in versione originale coi sottotitoli in Italiano dopo aver preso 110 e Lode nella tua tesi su quante volte Shakespeare andava al bagno.

Cosa possiamo fare per migliorare?